Il cartongesso è un materiale che viene usato nell'edilizia dagli anni venti del secolo scorso, e che sta trovando sempre maggior uso nelle case italiane, dopo esser stato visto per anni come una soluzione inferiore ai normali muri di mattoni. Si tratta di lastre di gesso trattato, e inserito tra due fogli di cartone, che funzionano come una specie di armatura esterna: esistono lastre standard come larghezza (120 cm) e di altezza variabile a seconda delle necessità del lavoro da realizzare (l'altezza massima è comunque di 350 cm).
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I controsoffitti in cartongesso sono ampiamente utilizzati nella costruzione di edifici residenziali e commerciali. Possono essere utilizzati per rispondere ad una vasta gamma di obiettivi di progettazione: il loro impiego infatti parte da un utilizzo meramente decorativo per arrivare a rispondere ad esigenze di resistenza al fuoco e isolamento acustico anche molto elevate.
Questa tipologia di controsoffitti può essere utilizzata lì dove ci siano degli ambienti della casa dove i lampadari, magari posti al centro della stanza, non riescano ad illuminare ed a mettere in risalto i mobili che abbiamo scelto con tanta cura. Ma non solo. Il controsoffitto in cartongesso può certamente essere utilizzato per nascondere i corpi illuminanti, ma anche per nascondere altri elementi come i termoconvettori o altri impianti della casa. Il ruolo del cartongesso come controsoffitto va anche al di là della semplice funzionalità. Può essere utilizzato anche per ridurre l’altezza di un ambiente e per separare razionalmente le diverse zone di una stessa stanza |
I controsoffitti in fibra minerale sono composti da elementi di tamponamento in conglomerato di fibra minerale, fissati ad una struttura metallica portante.
La superficie dei pannelli può essere liscia, decorata, oppure a richiesta, microforata. Il colore è generalmente il bianco, con decori standard (dalle superfici lisce e finemente lavorate, ai decori geometrici e personalizzati). La caratteristica più apprezzata del prodotto è la sua totale integrazione con gli elementi architettonici dell’ambiente, al punto che il controsoffitto in fibra si confonde con la struttura edile stessa. Altri motivi del suo successo sono l’agevoli, la flessibilità e appunto la facile integrabilità con le parti terminali degli impianti. Inoltre garantisce un ottimo comportamento al fuoco (classe I di non infiammabilità ed elevata resistenza al fuoco: da 60′ a 180′). Ottimo rendimento nell’abbattimento del rumore. |
Le doghe in legno per arredo possono avere diverse misure e sezioni, e con esse si possono realizzare controsoffitti e rivestimenti, ma anche divisori e separé.
Il multistrato è composto da sovrapposizioni di sottili fogli di legno che vengono incollati tra loro con le fibre poste in senso alternato: si ottiene così un pannello strutturale robusto adatto a varie lavorazioni. La fibra di legno a media densità, chiamata anche MDF, è un derivato del legno ed è un prodotto fabbricato con un processo a secco a partire da fibre di legno fini e uniformi, che si uniscono tra loro mediante l'impiego di resine, calore e pressione. Il punto di forza di questo prodotto è la sua sostenibilità ambientale; in un mondo in continua evoluzione, dove l’eccessiva deforestazione è oramai fuori controllo, la ricerca si è spinta a trovare alternative valide al legno, con caratteristiche particolari di densità e stabilità, come quelle che rendono pannelli in MDF i più usati nel campo dei pannelli lignei per la fonoassorbenza. La finitura estetica in genere si ottiene mediante l'applicazione della cosiddetta nobilitazione su pannelli e doghe in legno, che può avvenire mediante l'ausilio di rivestimenti melamminici, oppure laminati in HPL ed anche mediante l'applicazione di tranciati naturali (natural veneer). |